"You are invited to a remarkable family gathering."

venerdì 13 agosto 2010

Fuori dal mondo


"Se mostro segni di debolezza, se esito, sono morto. Ma finora ho resistito. Ho resistito." - Timothy Treadwell

Grizzly Man di Werner Herzog (2005)
la scena finale qui 
Will Fulton sorvola il parco dell'Alaska dove ogni estate, per 13 anni, ha accompagnato Tim Treadwell.

Now the long horns are gone
And the drovers are gone
The Comanches are gone
And the outlaws are gone
Geronimo is gone
And Sam Bass is gone
And the lion is gone
And Treadwell is gone...
(Don Edwards, Coyotes)

Werner Herzog e Richard Thompson, in studio, durante la registrazione di un brano della colonna sonora, qui

Il viaggio di Herzog...

"The overwhelming indifference of nature..." W. Herzog

W. Herzog, Sentieri nel ghiaccio (Guanda 2008)
Nel '74, quando viene a sapere che la sua amica Lotte è ricoverata in un ospedale parigino, col cancro, Herzog esce di casa, a Monaco, e parte per Parigi. A piedi. «Presi la strada più diretta per Parigi, nell'assoluta fiducia che lei sarebbe rimasta in vita se io fossi arrivato a piedi». Attraversa campagne e montagne da solo, tempesta di neve dopo tempesta di neve. E tiene un diario.
"Mangiando un sandwich ho mangiato per errore anche un lembo della mia sciarpa”.
“I mandarini mi rendono euforico”.
“Una fiducia come quella sulla faccia delle pecore nella neve non l’ho mai vista”.
Quando arriva a Parigi il 14 dicembre, dopo tre settimane di viaggio, Lotte è fuori pericolo. Morirà di cancro qualche anno dopo.

La recensione di un lettore, su un vecchio blog

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giovedì 12 agosto 2010

Favole


Il meraviglioso mago di Oz di Lyman Frank Baum

da wikipedia:
"Durante gli eventi che condussero al Massacro di Wounded Knee, L.F. Baum scrisse un editoriale razzista per il Saturday Pioneer, definendo 'cani piagnucolosi' i nativi americani e auspicando che fossero sterminati. Dopo il massacro, Baum rincarò la dose in un secondo editoriale, in cui criticò il governo degli Stati Uniti per essere stato troppo blando e insistendo che gli indigeni fossero "spazzati via dalla faccia della Terra".

martedì 10 agosto 2010

Formule vincenti

Claudio e Laura
Da vent'anni sulla piazza. Quando tutti i negozietti locali hanno cominciato a chiudere, schiacciati da supermercati e discount, loro no, hanno continuato alla grande.  Stessa qualità, stessi prezzi contenuti. "Lavorare tanto e accontentarsi". Ogni sera, dopo cena, Claudio va ai mercati generali a rifornirsi, e la mattina dopo si riparte.
Si fa la fila volentieri, da loro.

Prezzi e foto...

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domenica 8 agosto 2010

Io sono qui, tu dove sei?


Il canale Youtube di Nunzio Raso - comico, entertainer, dj, papà

Konrad Lorenz ha avuto più o meno lo stesso problema con la figlia, Martina. E lo ha risolto in modo (più) efficace...

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La parola 'scusa'


I giapponesi vogliono le scuse degli americani
Obama: “No alle scuse per l'atomica su Hiroshima”
La Stampa, 14 novembre 2009 - qui
(...) Obama ha raggelato i reporter giapponesi quando gli è stato chiesto se riteneva «giusta» la decisione presa dagli Stati Uniti nel 1945 di lanciare l’atomica su Hiroshima e Nagasaki. Si è trattato di un’esplicita richiesta di scuse e, con un brusco gesto della mano, il presidente Usa ha fatto capire che non avrebbe risposto.


I cinesi vogliono le scuse dei giapponesi
Perchè la parola "scusa" è importante per i cinesi
di Renata Pisu, Repubblica, 11 aprile 2001 - qui

Japanese and American War Atrocities, Historical Memory and Reconciliation: World War II to Today - The Asia-Pacific Journal (in ingl.) - qui

Due

Jozef e Rosemarie, i Fritzl

È una zona grigia, dai contorni mal definiti, che insieme separa e congiunge i due campi dei padroni e dei servi. Possiede una struttura interna incredibilmente complicata, ed alberga in sé quanto basta per confondere il nostro bisogno di giudicare.
Primo Levi, I sommersi e i salvati (1986)

Scrollata di spalle asimmetrica


Non faccio nessun affidamento sulle parole. Statisticamente, in media una persona dice tre bugie ogni 10 minuti di conversazione. E vi assicuro che parlo di gente normale, non di chi mette bombe in una chiesa di un quartiere nero. - Dr Cal Lightman

Lie To Me (2009)
Il dottor Cal Lightman, psicologo e antropologo, è un lie-detector umano. Per oltre vent'anni ha studiato la comunicazione non verbale, viaggiando in tutto il mondo. Ha insegnato, ha lavorato per l'intelligence, l'antiterrorismo, la polizia, l'esercito. Ora fa il consulente privato. Il suo personaggio si ispira alla figura dello psicologo Paul Ekman, studioso del comportamento umano ed esperto di microespressioni. (Il suo sito, qui) Le tecniche utilizzate dal protagonista in questa serie tv sono derivate da cinesica, prossemica e semiotica.

Si impara qualcosa. Per esempio:
- scrollata di spalle asimmetrica: qui
- felicità: qui
- sorpresa sincera: qui
- Lightman vs Berlusconi: qui

Citazioni....

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