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mercoledì 12 agosto 2009

Capire la mente cattolica


E’ possibile credere senza tradire se stessi?
Cosa dico quando dico “Io credo che esiste Dio”?
E’ così, ma è anche cosà.
La verità importa?
Chi è più relativista?
La Chiesa vista da uno scout




Il libro si chiude così:

"(...) Eliminare le scorie dogmatiche che si giustificavano solo in una concezione primitiva del mondo e della condizione umana riaprirebbe la partita della chiesa con l'uomo moderno. Rinunciare agli aspetti più marginali dello specifico cattolico la avvicinerebbe alla realtà, alle altre religioni e alle altre chiese. A tutti gli altri esseri umani.
I cattolici italiani hanno una responsabilità. Per grado di istruzione e per consapevolezza della realtà, potrebbero avvertire il peso di questa situazione, e le sue grandi potenzialità. Potrebbero interrogare le gerarchie ecclesiastiche, pretendere serietà intellettuale, rispetto della verità e delle coscienze. Ma per la pigrizia di cui abbiamo parlato in apertura, evitano di fare mente locale. Stanno buoni, glissano, non sollevano problemi. Praticano l'ossequio nei confronti delle gerarchie, e intanto si regolano come gli pare. Insomma, si disinteressano delle questioni di verità. Ci sono così abituati che non provano più nemmeno schifo a far comunella con losche figure di politicanti voltagabbana, che oggi del cristianesimo scimmiottano qualche aspetto esteriore, e che dei cristiani blandiscono qualche interesse corporativo, per arrivare ai loro scopi di potere.
Sarebbe bello che tutto questo cambiasse."

Capire la mente cattolica di Edoardo Lombardi Vallauri
ELV presenta il libro

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