Il denaro va dal denaro
Piove sul bagnato, nel giardino miope
- Abusivamente semplificatorio
- Il denaro va dal denaro
- Mostruosamente
- Enormemente
- Una ragione ci sarà
- Astronauta e ballerino
- Vengo pagato veramente poco
- Rappresentante presentabile di un sapere
- Megacestino con marmellate di gastronomia
- Due panettoni in offerta al discount
- Perché?
- Il destino della zucchina
- Inerzia ingenua
- Il paese dell’uovo per sempre
Castelli in aria di Edoardo Lombardi Vallauri
radio3, dal lun. al ven. ore 18
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Ho ascoltato la puntata. ELV esordisce dicendo che intende esercitare il massimo raziocinio sulle questioni che affronterà. La prima questione riguarda lo stipendio degli insegnanti, come mai in Italia è così basso? ELV conclude dicendo che l' Italia, rispetto ad altri paesi, è poco lungimirante. E' una spiegazione di come vanno le cose, ma è una spiegazione razionale? Secondo me ancora no, non esistono spiegazioni razionali che ipotizzano agenti stupidi.
RispondiEliminaGiorgio Israel offre un' alternativa: lo sviluppo smisurato delle tecnoscienze (quelle vicine al denaro, come direbbe ELV), ha tolto il gusto della conoscenza e indebolito la domanda rivolta al sapere di base.
Anche Israel non mi convince: le tecnoscienze si sono sviluppate ovunque, mica solo da noi.
Il sapere di base è un bene pubblico soggetto alla tragedia dei commons. La privatizzazione di un bene del genere è possibile solo mediante una trasformazione culturale, tipo quella che ha trasformato i fumatori da "fighi" in "pezzenti".
Dove questa privatizzazione ha avuto successo si fa ricerca di base solo per "segnalare" quanto si è "fighi", anche se non c' è una rendita diretta. Comportamenti razionali, quindi. Anche in assenza di rendita diretta.
Ipotesi di Israel:
RispondiElimina... lo sviluppo smisurato delle tecnoscienze (quelle vicine al denaro, come direbbe ELV), ha tolto il gusto della conoscenza e indebolito la domanda rivolta al sapere di base.
Mi sono chiesta: e dunque?
a) Dobbiamo limitare o regolamentare lo sviluppo (delle tecnoscienze)?
b) Prendere atto del fatto che quello sviluppo modifica anche il modo in cui funziona il nostro cervello (lo plasma), e attrezzarci per non perdere la bussola?
c) E attrezzarci come? (restiamo sulla versione di greco o ci "ritariamo" in un altro senso - vedi 3a puntata)?
d)cosa intende Israel per "sapere di base"?
Per "sapere di base" intendo la conoscenza, quella che non ha un' utilità immediata.
RispondiEliminaIsrael rivendica l' unitarietà del sapere: come si spiega che l' italia della riforma scolastica gentiliana abbia prodotto fior di scienziati perlopiù con una formazione classica?
Il rimedio di Israel si gioca proprio a livello scolastico: torniamo a valorizzare l' amore per la conoscenza, anche quando è apparentemente inutile. Puntiamo sulle astrazioni e sui contenuti, ridimensioniamo invece, almeno nella scuola, il sapere strumentale e concreto (quello più legato tecnoscienza).
Il punto debole di questa proposta è che i paesi con risultati esemplari, non sembrano certo seguire alla lettera questa impostazione.