I cani hanno avuto un ruolo importante nella vita di DFW. Era molto legato ai suoi, Bella e Warner, e parlava spesso di aprire un rifugio. L'amico Jonathan Franzen racconta che "aveva una predilezione per cani che erano stati traumatizzati e che difficilmente avrebbero trovato un altro padrone abbastanza paziente da avere a che fare con loro". (da wikipedia)
"Comunque: a un certo punto ho cominciato ad avere dei cani. Se vivi da solo e hai dei cani le cose cambiano. So di non essere l’unica persona al mondo a proiettare le proprie nevrosi freudiane sui suoi animali domestici o da compagnia o quant’altro. Ma a me ha preso male; per gli amici è una fonte di divertimento. Come prima cosa ho iniziato a pensare che per i cani era un trauma essere lasciati soli per più di un paio d’ore. Questa cosa, di per sé, non è da psicopatici come sembra: la maggior parte dei cani che mi è capitato di avere hanno avuto infanzie difficili – compreso un ex proprietario che è andato in prigione… Ma non è questa o quella cosa. Il punto è che ormai non li lascio volentieri da soli per molto tempo, e da un po’ di tempo a questa parte ho proprio bisogno di averceli intorno quando scrivo, altrimenti non mi sento a mio agio. Il che ha compromesso seriamente le possibilità di lavorare fuori casa: un cambiamento di abitudini che col senno di poi non è stato troppo un bene per me, visto che (a) tanto le tendenze agorafobiche mi rimangono lo stesso, e (b) casa mia è ovviamente piena di una serie di distrazioni che il box per la consultazione di una biblioteca invece non offre. In breve quindi al momento lavoro per lo più a casa, anche se so che lavorerei meglio, più rapidamente e con maggiore concentrazione se andassi da qualche altra parte."
David Foster Wallace intervistato da Dave Eggers (2003)
l'intervista in italiano - qui
l'intervista in inglese - qui
venerdì 11 giugno 2010
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