"You are invited to a remarkable family gathering."

sabato 15 maggio 2010

Rockwell Rocks

Norman Rockwell, Andare e venire (1947)

Norman Rockwell. Una vita tormentata, snobbato dalla critica e bollato come kitsch, finché nel 1999 il critico d'arte del New Yorker, Peter Schjeldahl, scrive nella sua rubrica: "Rockwell è fantastico. E' diventato noioso dire il contrario."
Le sue copertine del Saturday Evening Post.
Il 3 febbraio 2010 Google gli dedica il logo.
Una delle scene inziali del film L'impero del sole (i genitori di Jamie gli danno la buonanotte) è ispirata al quadro Freedom From Fear di Norman Rockwell.  Lo racconta Steven Spielberg nel documentario Norman Rockwell: Painting America (2007).
Normal Rockwell's Bleeding - lo stand-up comedian Christopher Titus racconta la sua "famiglia americana disfunzionale media", in un interno rockwelliano, ma dilapidato.


Norman Rockwell, The Problem We All Live With (1964)

Il problema con cui tutti viviamo.
New Orleans, 14 novembre del 1960.  Ruby Bridges, 6 anni, entra alla William Frantz Elementary School scortata da agenti federali che la proteggono dai manifestanti bianchi. E' la prima bambina nera a entrare in una scuola per soli bianchi. Suo padre era contrario, ma sua madre ha insistito. Lei non sa ancora cosa l'aspetta. Si ritroverà circondata da ostilità, odio e minacce di morte. E sola in classe - per due anni.
Oggi, a 56 anni, Ruby Bridges Hall vive ancora a New Orleans ed è un'attivista per i diritti civili.

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