"You are invited to a remarkable family gathering."

sabato 26 giugno 2010

Dadi, bulloni e rondelle

Il mestiere di scrivere
"Questo è il sito che mi sarebbe piaciuto trovare su internet per fare meglio il mio lavoro. E siccome non c'era, alla fine ho deciso di farlo io. (...) In questo sito ci sono le mie letture e le mie esperienze concrete del lavoro di tutti i giorni. Sono debitrice a un gran numero di persone e di professionisti in tutto il mondo, debiti che ho voluto saldare nella sezione link, una guida di siti selezionati e recensiti tra il meglio del web."  - Luisa Carrada

Stile asciutto, superinformativo, a bassissimo tasso di Io.

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venerdì 25 giugno 2010

Lasse rulla



Autoritratto (2006) di Lasse Gjertsen. 20 anni quando lo ha scritto, girato, suonato, interpretato e animato.
Sogno a occhi aperti (2007), il video di Lasse per il violoncellista e compositore Giovanni Sollima

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Voodoo

"La famiglia si può immaginare come una ragnatela, un fiore, una tomba, una prigione, un castello." - Ronald David Laing

Quando Laing ha circa quarant'anni, la madre Amelia fa una bambola voodoo con la sua faccia e comincia a trafiggerla di spilloni all'altezza del cuore. Dovrebbe servire a procurargli un infarto. Quando Laing viene a saperlo, va a trovare la madre e con calma affronta la questione: "Lo so, è ridicolo, ma ho sentito dire che hai fatto una bambola voodoo che mi somiglia, e che la infilzi con degli spilloni..." A quel punto, Amelia alza lo sguardo dalla sua tazza di tè, indignata, e fa:  "Ronald, di certe cose noi non parliamo".
RD Laing è morto d'infarto a 62 anni, giocando a tennis.
Per la prima volta in vita sua, da un anno era sobrio.
Pochi mesi prima, aveva ricevuto una visita del collega e amico Theodor Itten, che ricorda quell'incontro, qui.

Family Life di Kenneth Loach (1971) - qui la scena del pranzo in famiglia.

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giovedì 24 giugno 2010

Natural Born Killers

“Il bambino piccolo normale è per tendenza innata d’un egocentrismo quasi assoluto, è avido, sporco, mosso da istinti violenti e da abitudini distruttrici, eccessivamente orientato sul sesso, brutale nel comportamento e privo di ogni senso di realtà e anche solo di una primitiva sensibilità morale; inoltre è opportunista, senza scrupoli, autoritario sadico nei suoi rapporti con la società (rappresentata dalla famiglia). Se poi ci rivolgiamo alla personalità criminale, a quella che noi definiamo personalità psicopatica, constatiamo che molte delle qualità appena menzionate possono in determinate circostanze continuare a sussistere anche nella vita adulta. Perché è proprio così: valutato con il metro sociale dell’adulto, il bambino piccolo normale è decisamente un delinquente nato”. 
Edward George Glover, psicoanalista inglese (1888-1972)

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lunedì 14 giugno 2010

Osservazione globale




Babies documentario di Thomas Balmès (aprile 2010)
Balmès segue il primo anno di vita di quattro bambini, in quattro paesi diversi - Namibia, Mongolia, Giappone, Stati Uniti.
Gli interpreti: Ponijao (Namibia), Bayarjargal (Mongolia), Mari (Giappone), Hattie (USA).
400 ore di riprese per un "esperimento di osservazione globale".

"Le due famiglie di Namibia e Mongolia non sono povere, anzi: per il numero di capi di bestiame che possiedono sono considerate ricche. L'idea non era di confrontare famiglie povere e ricche, ma famiglie che vivono in paesi con un diverso grado di sviluppo tecnologico. Ho scelto famiglie che erano felici e aspettavano con serenità l'arrivo di un bambino".

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venerdì 11 giugno 2010

Vita da cani

I cani hanno avuto un ruolo importante nella vita di DFW. Era molto legato ai suoi, Bella e Warner, e parlava spesso di aprire un rifugio. L'amico Jonathan Franzen racconta che "aveva una predilezione per cani che erano stati traumatizzati e che difficilmente avrebbero trovato un altro padrone abbastanza paziente da avere a che fare con loro". (da wikipedia)

"Comunque: a un certo punto ho cominciato ad avere dei cani. Se vivi da solo e hai dei cani le cose cambiano. So di non essere l’unica persona al mondo a proiettare le proprie nevrosi freudiane sui suoi animali domestici o da compagnia o quant’altro. Ma a me ha preso male; per gli amici è una fonte di divertimento. Come prima cosa ho iniziato a pensare che per i cani era un trauma essere lasciati soli per più di un paio d’ore. Questa cosa, di per sé, non è da psicopatici come sembra: la maggior parte dei cani che mi è capitato di avere hanno avuto infanzie difficili – compreso un ex proprietario che è andato in prigione… Ma non è questa o quella cosa. Il punto è che ormai non li lascio volentieri da soli per molto tempo, e da un po’ di tempo a questa parte ho proprio bisogno di averceli intorno quando scrivo, altrimenti non mi sento a mio agio. Il che ha compromesso seriamente le possibilità di lavorare fuori casa: un cambiamento di abitudini che col senno di poi non è stato troppo un bene per me, visto che (a) tanto le tendenze agorafobiche mi rimangono lo stesso, e (b) casa mia è ovviamente piena di una serie di distrazioni che il box per la consultazione di una biblioteca invece non offre. In breve quindi al momento lavoro per lo più a casa, anche se so che lavorerei meglio, più rapidamente e con maggiore concentrazione se andassi da qualche altra parte."
David Foster Wallace intervistato da Dave Eggers (2003)
l'intervista in italiano - qui
l'intervista in inglese - qui

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Terre promesse


Sigmund Freud risponde alla richiesta di un dirigente dell'Agenzia Ebraica Internazionale di  prendere posizione contro l’autorità britannica che aveva cominciato a limitare l’immigrazione di ebrei in quel territorio.

Vienna, 1930
“Non posso fare ciò che ella mi chiede, perché non riesco a superare l’avversione per l’idea d’imporre al pubblico il mio nome. Neanche il momento così critico, mi sembra sufficiente a poterlo fare. Chiunque voglia infiammare le masse di persone, credo lo debba fare con qualcosa di esaltante, mentre la mia opinione moderata sul Sionismo non mi consente di far nulla di simile. Approvo sicuramente i suoi scopi, sono fiero della nostra Università di Gerusalemme, mi fa immenso piacere la prosperità del nostro insediamento. D’altro canto, però, io non penso che la Palestina possa mai diventare uno Stato ebraico, né che il mondo cristiano e il mondo islamico sarebbero disposti a vedere i loro luoghi sacri in mano agli ebrei. A mio avviso sarebbe stato più sensato fondare una patria ebrea in una terra con meno gravami storici. Sono però consapevole che questa mia opinione razionale non avrebbe mai suscitato l’entusiasmo delle masse né ottenuto l’appoggio finanziario dei ricchi. Devo tristemente riconoscere che l’infondato fanatismo della nostra gente è in parte colpevole di aver suscitato la diffidenza araba. Non provo alcuna simpatia per una religiosità ebraica mal diretta, che trasforma un pezzo di mura erodiane in cimelio nazionale, offendendo così i sentimenti della gente del luogo. Giudichi dunque lei se io, avendo simili opinioni critiche, possa essere la persona giusta per farsi avanti e confortare un Popolo deluso da speranze ingiustificate”.[1]

(dall'Archivio Freud)

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sabato 5 giugno 2010

Cinese base

ZHI - SAGGEZZA
La parte superiore è costituita dalla parola "conoscenza" che sovrasta l'ideogramma utilizzato per il "sole”. Questo è la saggezza: la conoscenza che si sparge e che illumina il mondo come i raggi del sole, portando vita e calore a tutti gli esseri umani.

Dialogo (ascoltato) tra due ragazzi romani, Fratello e Sorella.
  • S - “Ma che, sul curriculum c’hai scritto che sai il cinese?”
  • - “Sì. (Stupito che sia stupita) Cinese bbase.”
  • S - “Base? Io che lo studio da tre anni so il cinese base, no tu che sei stato a Pechino una volta…”
  • F (...)
  • S - “E quale sarebbe questo cinese base?"
  • F - “Grazie, prego, portame er conto.”

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venerdì 4 giugno 2010

Il soldato Turker Kaan

"Sono soprattutto contenta che sia troppo piccolo per ricordare. Se un giorno dovesse ripresentarsi l’occasione, non esiterei a portarlo di nuovo con me”. (APPLAUSI) 
Nilufer Cetin, madre di Turker Kaan, dalla sede di IHH, una delle ong turche che hanno organizzato la spedizione della Freedom Flotilla contro il blocco navale di Gaza.  video

Questa madre ha usato il proprio figlio come scudo umano. Stampa e attivisti applaudono. Di lei non parla David Grossman. E neppure Fiamma Nierenstein.

Altri ritagli stampa...

"La nave era piena di sangue", dichiara Nilufer Cetin che viaggiava con suo figlio di un anno, sul traghetto. Oggi, tornata ad Istanbul, racconta così quei momenti di terrore. "Con mio figlio siamo rimasti in cabina a giocare mentre fuori si sentivano gli spari. Ma non ho avuto paura. Non avevo bisogno di proteggere mio figlio. Tutti sapevano che c'era un bambino a bordo. L'ho protetto restando in cabina. Le tendine degli oblò erano chiuse e così non si vedeva quello che succedeva sul ponte. Si udivano solo gli spari e le voci. Poi io ho messo una maschera anti-gas e gli ho fatto indossare un giubbetto salvagente". Una volta sul ponte uno spettacolo drammatico: "Ho visto persone ferite, qualcuno in maniera leggera, alcuni più gravi" - Repubblica.it

Nilufer Cetin holds his son Turker Kaan  as she makes statements to the media after their arrival. (...) "We were aware of the possible danger," she said. "But there are thousands of babies in Gaza. If we reached Gaza, we would have played with them and taken them food". - Associated Press

In her arms was the reason for her early release:  her 13-month-old baby, Turker Kaan Cetin, whom she said Israeli authorities did not wish to keep in prison, our reporter Alexander Christie-Miller says. Ms Cetin said Israel forces “confiscated everything” from the detainees and her husband, the ship’s engineer, remains in custody.  - Timesonline

Altri riferimenti:
Inter Press Service - "Blocco di Gaza: molteplici le responsabilità", 30/4/2010
Gaza Flotilla Raid - scheda dettagliata dei fatti, da wikipedia
epistemes.org - "La flottiglia e la flotta", 6/6/2010
Gush Shalom (sito pacifista israeliano) - "A crime against Israel", 1/6/2010
Internazionale - "Dall'etica ebraica alla licenza di uccidere" di Raimi G. Khoury, 3/6/2010
Obiettori israeliani:
Yesh G’vul - "We, candidates for service and soldiers in the IDF, men and women, as responsible citizens, hereby declare that we will take no part in the continued oppression of the Palestinian people in the occupied territories, and we will not participate in policing actions or in guarding the settlements."
seruv.org - Courage To Refuse - Combatant's Letter

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